PORCELLANA ALLUMINICA ALUXINA

La porcellana alluminica è una porcellana a cui si aggiunge polvere di corindone.
Il corindone è,in natura, l’ossido di alluminio e viene aggiunto al classico impasto della porcellana perché assolve alla duplice funzione di ridurre la porosità del prodotto e di consentire la cottura a temperature più alte rispetto alla normale porcellana rendendola così estremamente solida.
Nel caso dei prodotti in Aluxina la percentuale di corindone è del 30% e i prodotti vengono cotti a circa 1350 gradi ottenendo così prodotti estremamente solidi e resistenti alle sbeccature.
I prodotti sono alternativamente realizzati a colaggio o a pressa . Nel primo caso l’impasto, allo stato liquido, viene introdotto negli stampi che roteando lo spingono verso le pareti dello stampo dando forma al prodotto grezzo (c.d. biscotto).
Nel caso di produzione a pressa invece la materia prima è granulare, in forma di polvere, e viene pressata ad una tale forza che le molecole si comprimono l’una nell’altra diventando un materiale solido (biscotto). Essendo un materiale già secco, non ha bisogno del passaggio nell’essicatoio e può andare direttamente in forno, dove non subisce i restringimenti tipici invece del normale impasto della porcellana, che entra in forno ancora molto umido.
Il biscotto, sia realizzato a colaggio che a pressa, viene quindi cotto una prima volta. Successivamente viene smaltato e quindi cotto nuovamente a 1350 gradi.
La smaltatura rende il prodotto impermeabile e resistente alle rigature delle posate/coltelleria garantendo altresì l’igienicità dei prodotti.
Il colore è leggermente avorio ed è dato in questo caso dall’elevata temperatura di cottura.
PORCELLANA

La porcellana è un materiale scoperto anticamente in Cina particolarmente adatto per fabbricare stoviglie.
La composizione è, come per la ceramica, fatta da 3 principali elementi: quarzi,feldspati e caolino.
A differenza di ceramica e gres nella porcellana il caolino è superiore al 50% del totale dell’impasto.
Il caolino è quindi il protagonista del materiale in quanto conferisce il classico colore bianco e permette la cottura a temperature elevate (tra 1280 gradi e 1300 gradi).
Tutto questo fa sì che i prodotti in porcellana siano solidi, resistenti e leggeri allo stesso tempo.
I nostri prodotti in porcellana della collezione Profitable sono fatti mediante produzione a colaggio, cotti a temperature comprese tra 1280 e 1300 gradi e smaltati con smalti resistenti a rigature e a lavaggi.
GRES/STONEWARE

Il gres o stoneware è un materiale ceramico la cui composizione è a base di quarzi,feldspati e caolino.
A differenza della porcellana il caolino è in percentuale inferiore al 50% e la temperatura di cottura è intorno ai 1240 gradi.
Il prodotto è quindi sufficientemente robusto per essere adatto ad un uso professionale ma non è resistente come le porcellane. A differenza di quest’ultima tuttavia si presta meglio alle decorazioni sottosmalto perché assorbe meglio il colore e ha un aspetto più rustico. Nelle decorazioni sottosmalto il colore/decoro viene applicato sul prodotto prima della smaltatura e la conseguente cottura.
Ciò fa sì che la decorazione sia resistente ad infiniti lavaggi e alle rigature della posateria (mentre nella decorazione a decalcomania il decoro a lungo andare tende a sbiadire) facendo sì che il prodotto sembri sempre come nuovo.
Il prezzo dello stoneware è inoltre particolarmente conveniente.
I nostri prodotti in gres sono interamente dipinti a mano da esperti artigiani rendendo quindi ogni prodotto particolare e diverso dagli altri.
VETRO

Il vetro è un materiale ottenuto tramite la solidificazione di un liquido senza che questa sia accompagnata dalla cristallizzazione.
Le nostre linee di prodotti in vetro sono prodotte con due differenti tecniche: mediante la soffiatura a bocca o mediante la produzione a pressa, ma in tutte le nostre collezioni, il colore è all’interno del vetro fuso (colore in pasta) rendendolo quindi resistente a infiniti lavaggi senza il rischio che sbiadisca.
La produzione soffiata è artigianale e consiste nel prelevare con una canna metallica della massa di vetro fusa,inserirla nello stampo e,soffiando all’interno della canna, creare una bolla (come un palloncino) che dallo stampo assume la forma del bicchiere o della coppa. Bisogna poi tagliare la parte superiore della bolla (cd. scalottatura) rifinendo il bordo superiore. Si lascia poi raffreddare gradualmente il prodotto in un forno di raffreddamento, così da evitare shock termici che causerebbero crepe.
Ogni prodotto soffiato risulta leggermente diverso dall’altro poiché eseguito interamente a mano.
Per quanto riguarda le produzioni a pressa il processo è chiaramente tutto meccanizzato.
Dal crogiolo contenente il vetro fuso si prelevano e si fanno cadere gocce di materiale negli stampi che scorrono sotto di lui. (cd. giostra)
Negli stampi si cala il maschio che sparge il vetro all’interno dello stampo femmina, dando al pezzo la forma desiderata.
Le trance provvedono poi a scalottare il prodotto togliendo l’eccesso di vetro che fuoriesce, si rifinisce il bordo ribruciandolo e in conclusione si passa ad un raffreddamento graduale che va ad evitare possibili crepe che si formerebbero in caso di shock termici.